Il mio lavoro si basa sulla Mindfulness, una pratica millenaria incredibilmente accessibile e dal potere trasformativo.
Un profondo senso di rispetto e gratitudine verso il percorso che mi ha permesso di diventare ciò che sono mi ha portata a scegliere la migliore formazione possibile in tutti gli ambiti che ho intrapreso.
Ogni volta che mi è possibile, mi piace andare alla fonte per arrivare con purezza al cuore delle cose.
Attingo dalla psicologia buddhista, la filosofia dello Yoga, il pensiero sistemico, la self-compassion e l’ecopsicologia. Alla consistenza delle pratiche contemplative e delle neuroscienze, ho unito gli strumenti dell’Analisi Transazionale attraverso un cammino di crescita e psicoterapia personale, che mi ha ispirata nella scelta di diventare counselor.
Oggi integro questi orientamenti, uniti alla saggezza dello Zen, nel mio lavoro di esperta di esseri umani.
Il mio approccio è al tempo stesso pratico e spirituale e credo fermamente che le difficoltà, se accolte e comprese, offrano un enorme potenziale di trasformazione.
L’esperienza di pratica con genitori, bambini e adolescenti mi ha portata a scrivere nel 2018 il mio primo libro I genitori perfetti non esistono, edito da Sperling & Kupfer. I percorsi di Mindfulness che conduco a scuola sono oggetto di ricerca da parte dell’Università degli Studi di Trento.
La mia storia
Una laurea in Lingue e Letterature Euroamericane, due master in Marketing, Comunicazione e Media Digitali e dieci anni di esperienza lavorativa tra insegnamento ai bambini, collaborazioni con il Consolato Brasiliano e organizzazione di eventi e congressi internazionali.
Poi i 30 anni, la voracità della vita a Milano e l’esperienza del burnout.
Da qualche parte tra le rovine della mia vecchia vita mi sono accorta che non avrei potuto affrontare un giorno di più nel modo in cui stavo vivendo e mi sono data il permesso, metaforicamente, di morire.
Rinascere è stata la via per fare spazio ad altro,
con una visione rinnovata del mondo.
Una crescita intesa come growing down, più che come growing up. Un viaggio interiore che, attraverso la mindfulness, mi ha portata a fare amicizia con me stessa e a scoprire che non è la nostra perfezione a connetterci, ma la nostra vulnerabilità.
Questo desiderio di ritorno alla mia vera essenza mi ha guidata attraverso un viaggio in solitaria tra Brasile, Argentina e India, e poi Toscana, UK e USA. È qui che ho capito che quando siamo sinceramente in pace con noi stessi e con la vita, anche nel mezzo del suo disordine e della sua confusione, possiamo sentirci sempre a casa.
Lungo il cammino, tra ritiri silenziosi, il volontariato nelle favelas di Rio e quello nei campi sulle colline toscane, ho sperimentato come l’incontro con la mindfulness mi abbia profondamente cambiata ed ho deciso di rispondere alla chiamata.
"Siamo continuamente sollecitati a essere ciò che siamo."
HENRY DAVUD THOREAU
Mindfulness Teacher | Counselor | Author
Formazione
Non insegno nulla che non abbia praticato, sperimentato e che continui ad approfondirecon assiduità, supervisione e dedizione da anni.
Guiding pillars
I miei valori guida
Vivere in armonia con i miei valori è una parte fondamentale della mia pratica. Queste sono le 10 parole che mi guidano e da cui traggo ispirazione per la mia vita.
Veniamo al mondo dal ventre materno, il nostro primo rifugio, dove viviamo l’esperienza di sentirci accolti. L’accoglienza per me è una filosofia di vita e la base per creare relazioni di fiducia con l’altro.
La sensazione che si prova quando mente, parola e azione sono allineate.
Dal latino cor habeo, la predisposizione a lasciarsi guidare dal cuore.
La felicità, intesa come buona realizzazione del proprio demone, e la conseguente misura che deriva dal conoscere i propri limiti.
La direzione da intraprendere ogni volta che ci accorgiamo che le nostre azioni sono dettate dall’abitudine.
Il coraggio di mantenere un cuore morbido, in un mondo a volte duro.
Il ricordare che qui e ora è abbastanza e non c’è niente da rincorrere, nessuno di speciale da essere.
La radicale comprensione che la fretta non si sposa con la consapevolezza, perché ci proietta nel momento successivo, impedendoci di vivere a pieno il presente.
La capacità di “planare sulle cose dall’alto”, la comprensione che serietà non significa seriosità.
Il desiderio di conoscere, perdendo di vista ciò che è conosciuto e familiare.
"Più sarai calmo, più sarai in grado di sentire."
RUMI
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